Mappa dell'Europa

Orizzonti vicini… Orizzonti lontani… Viaggio… Vacanza…

Il settimanale femminile del Corriere della Sera dell’8 luglio 2017 dedica una pagina al confronto tra il viaggio-vacanza in Italia ed il viaggio-vacanza nel mondo rispetto al quale vorrei fare alcune considerazioni, che poi animano anche lo spirito di SlowTravel.

La prima è che non esiste il viaggio-vacanza ma esiste il viaggio e la vacanza. Ad entrambe le attività dedichiamo generalmente il tempo delle ferie per ricaricare le pile in vista del prossimo anno lavorativo e qualche volta desideriamo essere vacanzieri, altre volte viaggiatori.

Il vacanziere cercherà di effettuare la ricarica trascorrendo un periodo di riposo in un unico posto, dedicandosi a lunghe dormite, passeggiate nei dintorni evitando le ore più scomode e sperimentando le amenità gastronomiche ed artigianali, godendo di feste e divertimenti locali, spesso organizzate ad hoc. Anche nel passato esistevano i vacanzieri (se ne avevano le possibilità economiche): gli imperatori ed i nobili romani scappavano ai Castelli, a Capri o a Tivoli; i veneziani, invece, si ritiravano nelle loro ville… Ad entrambe le categorie dobbiamo essere grati per quello che hanno costruito, mentre non dobbiamo certo essere grati ai tanti costruttori di condomini per vacanze che hanno distrutto tanta parte delle nostre coste.

Il viaggiatore, da parte sua, trarrà l’energia per affrontare un nuovo anno nella scoperta ed esplorazione di luoghi nuovi, confrontare abitudini, clima, gastronomie differenti. Porterà con sé, al ritorno, un bagaglio di esperienze e di sensazioni che saranno di stimolo o di appagamento per il resto dell’anno.

Rimane irrisolto il “dove?”. Per noi di Slow Travel, qualunque posto “dove?” va bene se avvicinato con lo spirito giusto. Si può essere uno Slow Traveller in Nuova Zelanda, in Mongolia, in Argentina, in Costa Rica, in Canada. Noi, però, limiteremo il nostro orizzonte Slow in una parte del mondo che ci consenta di viaggiare con i nostri ritmi ed appagando i nostri interessi. E di poterlo fare anche in autonomia.

Ecco quindi che gli orizzonti lontani si avvicinano e il nostro mondo, quello che conosceremo più approfonditamente, comprenderà l’Europa, da Capo Nord a Marrakech, da Baku a Reykjavik, non trascurando la possibilità di esplorare anche l’America del Nord che dell’Europa è -lo si accetti o meno- propaggine culturale.

Non basteranno le vite di quarantaquattro gatti per esplorare questo immenso territorio che contiene un enorme patrimonio storico, culturale, naturalistico e ricreativo come nessun’altra parte del mondo. Tutti insieme, però, ce la faremo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *