SlowTravel

Il Manifesto


Il mondo contemporaneo sembra essersi appiattito ed uniformato. Anche il modo di viaggiare e di muoversi è cambiato e spesso non prevede il contatto con gli abitanti del luogo.

Assistiamo ad un fiorire di iniziative “slow” solo perché la parola va di moda. Ma a ben guardare di "slow" hanno ben poco, o hanno poco del “travel”. Manca il gusto dell’esplorazione ed il piacere dello spaesamento. Sembra quasi che l’accoppiata “slow” e “travel” sia tale perché consente di seguire un percorso con l’unico scopo di completarlo, vivendo con sopportazione tutto quello che c’è al contorno. Umanità, cultura, cibo, storia, tecnologia, organizzazione sociale, abitudini, religioni. Per la nostra comunità tutto questo è invece fondamentale ed ineliminabile. Per questo ci definiamo, forse un po’ presuntuosamente, la comunità dei moderni esploratori.


Da quando la razza umana ha scoperto la posizione eretta, spostarsi da un luogo ad un altro è diventata una primaria necessità. Nella savana, l’uomo si spostava per procurare il cibo per sé e la sua famiglia. Gli indiani d’America si spostavano seguendo le mandrie di bisonti che cercavano pascoli più verdi. Alessandro Magno e i suoi Macedoni, Gengis Kahn ed i suoi Mongoli, Cortèz ed i suoi conquistadores, Cristoforo Colombo ed i suoi marinai si spostavano nella speranza di nuovi domini e nuove ricchezze. Masse anonime di emigranti si spostavano in cerca di nuove terre da coltivare o di una vita meno misera. Milioni di pellegrini si spostavano spinte dalla volontà di adempiere i precetti della propria religione. I viaggi duravano anche anni e qualcuno non tornava più indietro. Chi tornava raccontava la propria esperienza a chi era rimasto a casa. Giulio Cesare, Marco Polo, Louis Stevenson, Bernal Diaz del Castillo narrarono le proprie esperienze e fecero conoscere, o forse solo immaginare, ai propri conterranei luoghi e popoli sconosciuti.

Ma la stragrande maggioranza dell’umanità era destinata comunque ad una vita stanziale.

Con la disponibilità di nuovi mezzi di trasporto, nacquero i viaggiatori: coloro che viaggiano per il solo piacere di viaggiare. Il "Gran Tour" consentiva ai giovani della borghesia britannica di visitare i luoghi della classicità greca e romana.Col tempo la disponibilità e la possibilità di spostamenti sono diventati sempre più democratici ed hanno permesso ad un numero sempre più grande di persone di muoversi per puro diletto, desiderosi di vedere nuove posti, conoscere nuovi popoli, sperimentare nuove avventure.Era nato il turista-vacanziere, e qualcuno volle puntualizzare la differenza tra viaggiatore e turista-vacanziere.

Purtroppo, i ritmi della vita moderna, i costi dei mezzi di trasporto e le mode del momento spingevano ad una fruizione superficiale e frammentaria dei luoghi di destinazione. Si cercava più la vacanza che la conoscenza, più il riposo che l’approfondimento. Si preferiva restare protetti nel proprio gruppo di compagni di viaggio e nel proprio resort, quasi come chiusi in una bolla di sapone che si sposta in luoghi sconosciuti. Il contatto ed il colloquio con il nativo e il residente era ridotto all’osso e visto quasi come un fastidio. Così come un avventore di fast food mangia sempre lo stesso menu con la mente che vaga altrove, il viaggiatore vacanziere, si nutre di un viaggio veloce, da fruire in maniera omogenea ma soprattutto, distratta. L’importante è poter dire: “Ci sono stato!”.

La disponibilità di spostamenti a basso costo ha però operato una svolta nel modo di fruire il viaggio. Non più un unico spostamento nel corso dell’anno e nel periodo delle “ferie”, ma più spostamenti nel corso dell’anno.

Questo è il momento giusto per trovare la sintesi tra il viaggiatore ed il turista-vacanziere: lo SlowTraveller.

Oggi è possibile tornare più volte negli stessi posti ed approfondirne la conoscenza. Informarsi è più facile, tutto il mondo è pressoché mappato dai satelliti. Comunicare con la famiglia è più semplice, il nostro cellulare ci segue sempre. I costi del trasporto sono diminuiti, esistono le low cost. I mezzi di trasporto sono più disponibili, noleggiare una macchina in un luogo e riconsegnarla in un altro è ormai la normalità. Muoversi a piedi o con la bicicletta non è mai stato così facile. Esistono numerosi servizi internet che permettono di trovare un alloggio di qualità a prezzi contenuti.

SlowTravel.it vuole essere il punto di incontro e di gestione di questa modalità di godere del proprio tempo. Ci definiamo “la comunità dei nuovi esploratori” perché se è vero che il mondo intero, e quello occidentale in special modo, va sempre più riempiendosi di “non luoghi” – centri commerciali, aeroporti, ecc. – è pur vero che le persone, le abitudini, la storia, il clima, il cibo, i modi di vivere sono ancora diversi e ugualmente meritevoli di essere vissuti e conosciuti.

A ritmo Slow, naturalmente.